Tecniche Abilitative Psicofisiche
Psychophysical Techniques
STUDIO MEDICO
Fiorello Dr. Doglia
Tai ij quan - Qi Gong
Le “pratiche” psicofisiche che sembrano essere codificate nella Medicina Tradizionale Cinese come “ginnastiche mediche” sono spesso correlate e classificate anche tra le cosiddette “Arti Marziali”. Al di là delle “definizioni” più o meno proprie, si può affermare che si tratta di metodiche di concentrazione e allenamento che hanno lo scopo di conseguire “abilità” e “destrezza”, attraverso l’armonizzazione dell'atteggiamento del corpo, inteso come allineamento e sblocco dei segmenti ossei (postura), del movimento, della respirazione, per appropriarsi della percezione dell'essere e nel costante tentativo di dare “eco” alle “corde della spiritualità” come metodo di “autoelevazione”.
Certamente dall'inizio della RPC (1949) a tutt'oggi è stata incentivata la diffusione della conoscenza e pratica di queste metodiche tra la gente al fine evidente di affrontare il problema della tutela della salute.
Evidentemente si è cercato, attraverso la famosa “Rivoluzione Culturale”, di responsabilizzare le masse alla salvaguardia del proprio stato di salute anche attraverso l'educazione psicofisica.
In precedenza, la “cultura”, e quindi la pratica del “rapporto con se stessi nei diversi profili che, nel rispetto della Filosofia Cinese Classica, si possono definire Spirituali, Naturali, Psico-Emozionali oltre che Fisici, non era certo accessibile facilmente a tutti. Si può affermare invece che, fino a quel tempo, questo aspetto della cultura cinese era per lo più riservato ai colti e ai più abbienti, per lo più appartenenti a famiglie, clan, gruppi di diversa estrazione e per differenti motivi. Anche per questo argomento, come per tutta la cultura tradizionale cinese si rende necessario tornare indietro di secoli e millenni per avere sufficiente chiarezza: a partire dal “Taoismo antico”, che ebbe inizio come pensiero filosofico per preservare la vita, guerrieri, teatranti, funamboli, monaci, medici, hanno contribuito notevolmente all'evoluzione di una moltitudine di pratiche psicofisiche e spirituali, di combattimento e non, parte delle quali viene praticata e divulgata tutt’oggi da praticanti e cultori, non solo entro i confini della RPC, ma in tutto il mondo.
Nel corso dei tempi, ovviamente, un ruolo importante sullo sviluppo e “messa a punto” di queste tecniche l'hanno avuto molti illustri medici che da sempre hanno colto l'importanza di preservare i propri pazienti attraverso la prevenzione degli stati di malattia da tutti i punti di vista, non solo alimentare, farmacoterapico e agopunturistico, ma anche attraverso l'utilizzo di tecniche di autoguarigione e abilitazione psico-fisica, attraverso le quali si poteva giungere alla percezione della “natura” (Li) e dello “Shen Universale” (Spirito).
Molti medici-maestri erano esperti contemporaneamente dell'uso della fitoterapia, dell'agopuntura, del massaggio (Tuina') oltre che delle pratiche di allenamento specialmente quelle proprie dei diversi stili di Wu Shu.
Si tratta di innumerevoli tecniche, ma tutte si riconducono a medesimi principi e sono espressione del susseguirsi nel tempo dei modelli filosofici del “pensiero cinese” comuni a tutte le arti-scienze: dall'agopuntura al massaggio alla fitoterapia, ma anche alla astronomia, architettura etc...
L'evoluzione della filosofia cinese e certamente più antica, ma ha inizio storicamente nel V° secolo a.C.; si sviluppa, a partire dal pensiero Taoista antico, da Confucio a Lao Tzu, fino agli inizi del novecento, quando ha incontrato la filosofia occidentale: la “Logica Aristotelica” e il “Pensiero Analitico”.